Percorso naturalistico - Pro Loco Longobardi

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PERCORSO NATURALISTICO
   IL"SENTIERO DI SAN NICOLA SAGGIO"       
È una antica mulattiera,riqualificato ultimamente dall'Amministrazione Comunale,che si estende per circa 1500 m,inizia in prossimità della vecchia ss 18(tre ponti) per poi continuare su un tratto di strada cementata fino alla casa natale di San Nicola Saggio nel Centro Storico di Longobardi. Un percorso ,quasi tutto all’interno del vallone Cordari. Al secolo scorso,si  calpestava questo sentiero per motivi ben diversi dal trekking, che oggi ci si pratica,lo percorrevano  quelle persone che andavano a lavorare a piedi quando ancora non c’erano le macchine e gli unici mezzi di trasporto erano gli  asini o i muli. Veniva percorso da donne con enormi pesi sulla testa,sia in andata che al ritorno,e da bambini che andavano ad aiutare i lori genitori a lavorare nei campi. Un sentiero  che richiede un notevole sforzo e una buona forma fisica per essere completato,da chi lo vuole  percorrere  dal mare al paese. Il suggestivo sentiero che si snoda tra passerelle di legno ricalcando il corso del fiume tra cascate, si è costantemente accompagnati dallo scroscio dell’acqua.

La portata d’acqua è variabile perché per mesi, in primavera ed in estate, le piogge scarseggiano, mentre nelle stagioni delle precipitazioni (autunno ed inverno) il torrente si gonfia. Argini in terra battuta impediscono di straripare al Cordari in piena. Sono stati costruiti, inoltre, alcuni canali per sfruttare le sue acque nell’irrigazione dei campi. Lungo le rive della fiumara si può notare un certo sviluppo della vegetazione, composta per lo più da pini, acacie e pioppi, da diversi fiori (ciclamini, violette...), da erbe e cespugli.
  
                                        LA PINETA
Il longobardese Luigi Miceli, ministro dell’Agricoltura e Foreste del Regno D’Italia, donò nel 1896 al Comune di Longobardi un impianto boschivo che si estendeva dalla frazione Le Pera fino alle pendici del Monte Cocuzzo. Purtroppo non è stata mai valorizzata tale risorsa boschiva, dove si possono raccogliere funghi diversi (gallinacci, porcini, rositi...). 11 manto boschivo presenta, inoltre, differenti specie arboree, come castagni, pini marittimi, acacie, qualche frassino e pochi esemplari di abete bianco. Questa pineta costituisce per molti gitanti, a Pasqua e nel periodo estivo (Ferragosto in specie), una vera oasi di pace, con molte sorgenti d’acqua , tra cui quella del Pagliarone. Alcune associazioni naturalistiche hanno proposto l’istituzione del Parco Nazionale di Potarne - Monte Cocuzzo, che dovrebbe comprendere anche la Pineta di Longobardi.

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